Lyrics to È Ora Di Andare – Spadino
Calimera e calispera
quando viene sera
urlo dalla bocca
l’ultimissima preghiera
Perle di Rosario
Ventiquattro kappa
Che io sia maledetto
Che non ce l’ho fatta
Troppa la mia rabbia
Quando versa in faccia
L’ultima goccia di veleno
dalla mia borraccia
lei scende giù veloce
dentro alla mia notte
contro questo vento secco
ossa rotte
Puzza di borgata
E lotte che nessuno accetta
Eccetto che nel buio poi
Fiumo di panetta
Viola come carta blu
zucchero di Alfetta
Corse e lampeggianti
tu sguardo di vedetta
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
ma comunque fatti
nessuno é perfetto
ed io forse meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore che non mi perdono
É ora di andare
e di non tornare
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare
Io Vangelo apogrifo
vago un’altra volta
In mezzo a questa bolgia
Sopra a questo Golgota
Faccio più incubi che sogni
E tutti i giorni ad occhi aperti
Si, anche a mezzogiorno
pure con il sole attorno
picchia forte,
vado e non ritorno
condannato a morte
tengo tra le mani
pagine di questa Bibbia
Immagine di un demone
Prima della sconfitta
Tentami tre volte
Fallo come il diavolo
Vago tra i deserti
Mari che non si aprono
Cado giù nel baratro
ma é tutto scritto
non sono io l’eletto
io sono lo sconfitto
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
Ma comunque fatti
Nessuno é perfetto
E io ancora meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore
Che non mi perdono
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
Ma comunque fatti
Nessuno é perfetto
E io ancora meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore
che non mi perdono perdono perdono
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare
quando viene sera
urlo dalla bocca
l’ultimissima preghiera
Perle di Rosario
Ventiquattro kappa
Che io sia maledetto
Che non ce l’ho fatta
Troppa la mia rabbia
Quando versa in faccia
L’ultima goccia di veleno
dalla mia borraccia
lei scende giù veloce
dentro alla mia notte
contro questo vento secco
ossa rotte
Puzza di borgata
E lotte che nessuno accetta
Eccetto che nel buio poi
Fiumo di panetta
Viola come carta blu
zucchero di Alfetta
Corse e lampeggianti
tu sguardo di vedetta
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
ma comunque fatti
nessuno é perfetto
ed io forse meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore che non mi perdono
É ora di andare
e di non tornare
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare
Io Vangelo apogrifo
vago un’altra volta
In mezzo a questa bolgia
Sopra a questo Golgota
Faccio più incubi che sogni
E tutti i giorni ad occhi aperti
Si, anche a mezzogiorno
pure con il sole attorno
picchia forte,
vado e non ritorno
condannato a morte
tengo tra le mani
pagine di questa Bibbia
Immagine di un demone
Prima della sconfitta
Tentami tre volte
Fallo come il diavolo
Vago tra i deserti
Mari che non si aprono
Cado giù nel baratro
ma é tutto scritto
non sono io l’eletto
io sono lo sconfitto
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
Ma comunque fatti
Nessuno é perfetto
E io ancora meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore
Che non mi perdono
É ora di andare
E di non tornare
Indietro sui passi
Giusti o sbagliati
Ma comunque fatti
Nessuno é perfetto
E io ancora meno degli altri
Che io possa bruciare nel fuoco
Per ogni errore
che non mi perdono perdono perdono
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare
É ora di andare
E di non tornare
É ora di andare